artrite reumatoide · autoimmunità · condivisione · dolore cronico

#Gratitude Challenge, day 2.

Vi pensavo ieri sera.

Ore 23 a letto a piangere dal male e dalla stanchezza. Un dolore al polso da farmi chiedere se non fosse il caso di andare in pronto soccorso. Di dolore ne ho patito tanto in 20 anni, so quando è veramente alto. Era veramente alto.

Ho detto un po’ singhiozzando –  tipo bambina all’asilo col moccolo – “ringrazio per….”.

E niente sono scoppiata a piangere mi sono detta: “ringrazio? No, oggi non posso, non riesco, non c’è nulla veramente nulla per cui ringraziare”.

Poi ho pensato a voi e a quando ve l’avrei raccontato e mi sono sforzata e cosi ci ho provato, davvero ci ho provato con tutta la forza che avevo: “grazie per avermi dato la forza di cercare una soluzione” – tutto il giorno a telefonare ai reparti di chirurgia della mano del nord Italia –

mi sentivo leggermente più motivata

grazie per il sole, che almeno non pioveva

Cazz### funzionava un po’….

grazie perché ho avuto la forza di fare yoga e mi ha fatto bene all’umore

Ohmio… ma funziona sul serio!

Sempre più convinta, sempre meno in lacrime

grazie per avere i miei genitori sempre al mio fianco, non so se avrei questa forza senza di loro

Il sonno mi ha catturata all’ultimo grazie, una traccia di lacrima sulla guancia, lo sguardo a Lampo che dormiva sul mio collo….

Funziona!

Focalizzarsi su ciò che abbiamo serve davvero ❤

p.s. Anche 1 bustina di Nimesulide, però, funziona. 😉

36 pensieri riguardo “#Gratitude Challenge, day 2.

      1. Ma ci sta, uno cerca di mantenersi positivo come può, ma quando ce vo, ce vo! A volte pure sfogarsi è terapeutico, il lasciarsi andare va bene. Non si può essere sempre controllati.

        Piace a 1 persona

  1. Io odio scrivere i commenti sulle operazioni chirurgiche, da vera saputella, e perdere la connessione.
    Io odio pensare che il mio commento è disperso su un satellite, o peggio ancora nella fibra che passa sulla rete fognaria.
    Io odio non avere un papà e dovermi arrangiare da sola.
    Io odio le mie challenge diet che riprendono sempre dal giorno +1
    Io odio anche i medici che ti curano da vent’anni e che non dovresti penare di dolore come fossimo nel medioevo dell ar.
    🐎🐎🐎🐎🐎🐎🐎🐒💗

    Piace a 1 persona

  2. Quanta forza d’animo dimostri, vorrei avere io quel tipo di reazione, invece io oltre a mal sopportare il dolore fisico , quando mi capita non desidero alcuna vicinanza e preferisco sfogarmi nel pianto solitario alla ricerca del farmaco con l’efficacia più rapida. Un abbraccio e buona giornata

    Piace a 1 persona

  3. Ciao polvere di stelle…sono capitato qui per caso e, soffrendo di un problema analogo al tuo, posso capire perfettamente cosa si provi…impossibile descriverlo. Oltre ai farmaci biologici che prendo ho sviluppato una terapia tutta mia per sopravvivere e non cadere nella schiavitù del cortisone…ma ne parleremo nei commenti ai tuoi post visto che ho deciso di seguirti…un grande abbraccio ed in bocca al lupo…vedrai che se ne esce… 😉

    Piace a 1 persona

        1. Grazie 🙂 ma “avanti” presuppone che uno sappia a che punto del cammino si trovi, mentre io credo che fino all’ultimo respiro che farò non smetterò di imparare. Quindi sono “avanti” rispetto a un anno fa….ma “indietro” rispetto a domani 😉

          Piace a 1 persona

          1. Sei molto saggia…io intendevo “avanti” rispetto ad altre persone, non temporalmente. Non sappiamo a che punto del cammino ci troviamo, sappiamo solo che la vita ci ha messo davanti prove difficili ed importanti. Mi piace pensare che lo abbia fatto perché abbiamo la forza ed i mezzi per superarle… 😉

            Piace a 1 persona

  4. Sai che pensavo proprio alla tua sfida? Di trovare cose belle e aspetti positivi… Credo che anziché scrivere o comunque pensare solo a cose negative sia ora di fare la “lista” delle cose belle.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento