artrite reumatoide · autoimmunità · dolore cronico

Digiu…no o sì?

Quello che mi capita sotto gli occhi, e ultimamente noto la sincronicità sempre di più, spesso risponde ad una domanda che sto appena cominciando a formulare nella mia mente ed ecco che SBAM! Mi trovo la risposta sotto agli occhi.

Qualche sera fa, leggendo un articolo che quasi nulla prometteva di avere a che fare con artrite, autoimmunità e cibo mi sono trovata davanti ad un consiglio che diceva più o meno così: “il digiuno (8 gg all’anno, quindi parliamo di una volta ogni tanto e non di digiuni continuati!!!) può fare bene perchè il corpo in assenza di energie che provengono dal cibo è portato a smaltire le cellule vecchie – malate nei casi di patologie autoimmuni o comunque immunitarie – e le sostituisce con cellule sane, o nuove“.

Visto che da qualche mese ormai mangiare mi sta costando più fatica che altro, la sera spesso non ceno e mi sento molto meglio, ho deciso – prima di lanciarmi in questa nuova idea senza informarmi – di cercare un pò di notizie in rete. Tutte quelle che riuscivo a trovare leggendo sia articoli scientifici che “amatoriali” per poi filtrare e tenere le informazioni più utili.

Quindi direi che inauguro il mio momento nuovo loop e vediamo dove mi porterà. Vi terrò aggiornati 😉

Per ora riporto un articolo tratto da Reumatoide.it, ma la mia avventura è solo all’inizio 😉

Perché si dice che digiunare fa bene e da risultati nella lotta all’artrite reumatoide?

 

Perché vi sono alcuni meccanismi sottostanti che rendono produttiva tale condizione: sospensione della reattività immunitaria a antigeni alimentari e conseguente diminuzione dell’infiammazione intestinale; riduzione della permeabilità dell’epitelio, abbattimento della produzione di anticorpi e linfociti auto-reattive; aumento della secrezione di cortisolo e dunque incremento della potenza anti-infiammatoria dell’organismo.

 

Il sistema immunitario intestinale – è da questo che occorre partire per spiegare la sinergia fra cibo, intestino e artrite – può reagire eccessivamente verso gli antigeni presenti nei cibi. Tale reazione, soprattutto tramite il sistema immunitario delle mucose, può raggiungere (con il suo carico di cellule infiammatorie) organi e tessuti distanti dal luogo di partenza e qui produrre un danno.

 

Si deve altresì dare conto che un gruppo di reumatologi svedesi del Karolinksa Institutet di Stoccolma ha presentato uno studio nel quale si dimostra l’efficacia di una dieta vegetariana nel combattere l’artrite reumatoide. Il gruppo di soggetti-campione è stato curato con una medesima terapia: mentre alcuni però vi hanno abbinato una dieta senza latte, latticini e glutine, altri invece hanno avuto modo di seguirne una ben bilanciata.

 

Le conclusioni sono state molto interessanti: nel gruppo che ha seguito una dieta onnivora il miglioramento dei sintomi è stato inesistente, l’altro ha offerto una risposta migliore addirittura del 40%. Al di là del dato, ciò che più è rilevante è che nel sangue dei “vegetariani” è stata registrata una caduta dei livelli di anticorpi contro la gliadina e la beta-lattoglobulina, proteine presenti rispettivamente nel glutine e nel latte; si è pertanto capito che il miglioramento clinico è stato frutto di una riduzione dell’attività immunitaria verso il cibo eliminato con la dieta: carne, latte, frumento e formaggi

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11 pensieri riguardo “Digiu…no o sì?

    1. yeepp! really?? bello! chi è lei ti ricordi?? ho un’amica naturopata che mi ha promesso miracoli ma mi ha dato una dieta che mi ha levato l’anima 🙂 ho smesso di fumare, di bere….non credo che siano le difficoltà a disarmarmi, ma mettimi a orzo e insalata e mi uccidi 😦 la dieta è l’unico rimedio che non voglio provare……sarà una resistenza??? uhhm….

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  1. Credo che un regime alimentare controllato possa far certamente bene anche er una patologia seria come la tua, ma non sono molto d’accordo su iniziative personali o copiate in rete. Il consiglio – o la conferma – di un esperto la reputo necessaria.

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  2. Io mi curo raffreddore e tosse con alberi da un anno, ottimi risultati anche con mia madre e mio figlio.
    I digiuni li sto facendo ma poi mangio di più scricchiolio e mi sento nervoso nel 2007 seguii per dieci mesi le diete di Carla lertola starbene e persi dieci chili, ora ha cambiato team e non mi riesce, ……mazza quanto scrivi vado a leggere l altro.

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  3. Eucalipto blu, arancio amaro, sambuco che diventa alberello ma lo trovi come cespuglio, tiglio che ora in primavera fiorisce e profuma di sapone di Marsiglia, limone, acero, ho scelto diversi manuali e seguo le dosi e i consigli ovviamente non tutti insieme.
    E dire che prima dormivo tamponando il naso e con gola che bruciava, la farmacologia tipo antibiotici mucolitici espettoranti chimici mi stava ammazzando, e decisi di passare alle tisane e poi ai manuali poi a raccogliere dagli alberi nei parchi sembro cappuccetto rosso ma anche quando guido sono sempre alla ricerca.
    Nella mia cucina trovi piantine di ogni tipo e rami interi di eucalipto nel vaso al posto dei fiori e finalmente respiro bene.

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  4. Dunque ho davanti a me
    Curarsi con le erbe e piante editore Demetra
    Inoltre
    Conoscere e utilizzare le erbe del benessere
    Edit gribaudo
    Sono tascabili se vai nei megastore del libro puoi trovare anche volumi
    Il problema è trovare boschetti incontaminati, …..la bacchetta magica di Harry Potter in sambuco ? Ce l ho !
    Le erbe sono potenti dovresti iniziare con tisane dosate in erboristeria.

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