artrite reumatoide · GRATITUDINE · RIFLESSIONI · starseed

Cose che cambiano.

C’era una missione , una volta,

la missione di condividere il dolore e la forza.

La missione di mostrare il lato terrificante dell’artrite e quello coraggioso della vita.

La missione di essere d’aiuto a sopportare, capire, indagare, riflettere, cambiare, accettare, convivere col dolore cronico.

A volte la missione non c’era, c’era la rabbia. Spesso c’era la paura. Non so se la vedevate ma penso di si, penso che fosse visibile. Per me lo era.

D’altra parte c’era quello che c’era. E’ quello che sentivo e ho sempre sentito di dover fare. Scrivere serviva a me ma era anche una missione, lo è sempre stata.

Poi tutto è cambiato.

La mia vita è cambiata. Io sono cambiata, le mie abitudini sono cambiate, le necessità, le voglie, gli scopi, tutto è cambiato.

A volte mi chiedo se oltre a quello che so che è successo non sia successo altro.

A volte mi chiedo se non ci sia di più.

E il non poterne parlare mi allontana dal mondo. Da tutti, quasi tutti, ancora di più di quanto io già non mi sia allontanata.

Ogni volta penso che se la mia missione era condividere allora devo condividere anche questo ma … non so, non è ora…

Posso solo dire che la vita ha dei colori che nemmeno immaginavo esistessero.

Posso dire che questa mattina, alzandomi e vedendo il ginocchio operato in queste condizioni

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ho pensato…. Niente. Non ho pensato a niente. Ho ringraziato come tutte le altre mattine, ho parlato all’Universo come tutte le altre mattine e la giornata è stata meravigliosa. E non è stata meravigliosa “nonostante“, o “comunque“. E’ stata meravigliosa. Senza condizioni.

E mi sono accorta che era sparito il sentimento di orgoglio. Quando affrontavo sfide quotidiane con il dolore e qualcuno mi diceva “che brava che sei“, mi montava dentro un senso di orgoglio e di commozione per me stessa, per la me che soffriva e che nonostante tutto era in grado di andare avanti. Non che fosse una cosa negativa necessariamente. Era il modo in cui potevo reagire in quel momento. Quando mi coccolavano per quello che stavo passando piangevo, di commozione. Mi commuovevo per me stessa.

Oggi ho visto uno spazio vuoto nel punto in cui c’era l’orgoglio. L’ho notato. E se mi dicessero che sono brava non lo accetterei più. Spiegherei semplicemente che non è bravura, è che finalmente ho capito.

Sono guarita.

Ho capito che guarire non era far sparire la malattia. Ma svegliarsi.

Io non sono quel corpo che si deforma e soffre.

Sono un’anima che lo ha scelto per un motivo ben preciso. E’ lui che sta sperimentando l’artrite e il dolore, non io. Se deve ripassare per un ginocchio da operare sarà così che deve andare. Io vado avanti per la mia strada, intanto.

Adesso che l’ho trovata non la lascerò mai più.

Non so quanto io possa essere utile con questi messaggi, mi sa molto meno rispetto a un tempo, ma ormai quella me non c’è più.

E nemmeno quel blog c’è più.

E’ tutta un’altra storia.84094abfe8522c7d153bca5489d47703

23 pensieri riguardo “Cose che cambiano.

    1. Ciao tesoro, i tuoi commenti sono sempre bellissimi, ti ringrazio molto ❤ Penso che il lavoro più grande sia iniziato anni fa, ed è quello su me stessa. Ho sempre saputo che dovevo cercare, non sapevo cosa ma sentivo questo impulso…Ho fatto davvero di tutto…(fine prima parte 😉 )

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  1. Come il fatto che amo mio figlio e che respiro. E’ luce, consapevolezza e amore. Non c’è nulla che possa anche solo lontanamente assomigliare ad alcuna forma di orgoglio. Te lo potrei giurare su qualunque cosa. Sono cambiata così tanto e così radicalmente che potrei cambiare nome, potrei cambiare qualunque cosa…è cambiato tutto in me. Da come mi nutro a quello che faccio, a come penso, a come parlo, persino il tono di voce….. ❤ grazie per gli abbracci

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