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You&me.

I ricordi di quando ero piccola- i ricordi felici, che sono tanti per fortuna – mi stanno aggrappati al cuore come piccoli koala pelosi e mi rallegrano quando sono triste. Li uso spesso … vado a ripescarli e li rivivo al rallentatore. Con quell’amore e quella nostalgia che solo il tempo sa regalare.

Come la merenda che facevo in balcone dopo che la mamma veniva a prendermi all’asilo: miele mangiato direttamente dal vasetto che tanto papà era a lavorare e non vedeva. O come l’odore forte e a volte nauseante della lavanda dei cespugli di fronte a casa, o i campi di grano che si vedevano dalle grandi finestre della cucina in estate e significavano soltanto che la scuola era finita. Il calippo che si scioglieva in mano, le biciclette che sfrecciavano su strade di campagna assolate, la polvere, i grilli che segnavano lunghissimi pomeriggi sonnolenti in una casa buia perchè le finestre dovevano restare chiuse ‘sennò entra il caldo‘. Le vacanze a cavallo in giro per l’Italia: l’odore del cuoio, delle selle, dei cavalli sudati dopo ore di trotto sotto il sole. I panini al formaggio mangiati in piedi accanto a loro, mentre li si portava al fiume a bere. Mi sembra di poter sentire l’odore se chiudo gli occhi e mi concentro bene.

Non credo che i miei genitori l’abbiano fatto apposta.

Non c’era l’intento di crearmi un parco giochi interiore per quando sarei stata grande e avessi avuto le paturnie. Ma tant’è.

Io invece l’ho fatto intenzionalmente per lui. Sin da prima che nascesse ho deciso che insieme avremmo fatto tanto, tutto il possibile finché fosse stato possibile, finché non avesse avuto voglia di volare da solo. E così non mi sono risparmiata giornate faticose in piscina, o su e giù per l’Italia a visitare musei, mostre, città, a vedere film, a fare passeggiate, a correre nei parchi ..tutte cose peraltro delle quali non si ricorda.

Quando è a casa vive nel suo ecosistema fatto di transistor, luci al neon, cuffie da far invidia a un assistente al decollo di una portaerei, mouse super tecnologici, tastiere rotanti retroilluminate (non scherzo! Beh, sul rotante si, o almeno credo…). Esce solo per mangiare, quando fa buio, e torna dentro furtivo come un animale notturno spaventato dalla luce. A volte mi chiedo se sappia ancora parlare o se gli escano semplicemente i suoni gutturali disarticolati che gli sento fare al telefono con i suoi amici.

Poi ci sono le giornate come quella di oggi in cui riesco non so come a trascinarlo fuori dalla tana per fare qualcosa insieme, e quei momenti sono così perfetti che trattengo il fiato per paura che un soffio di vento possa cambiare l’equilibrio e rovinare tutto … ma non succede. Giornate come quelle di oggi sono perfette perchè nascono perfette e restano perfette fino alla fine.

Gita a Murano, Burano e Torcello.

Spesso ha riso (!) e una volta o forse due ha anche detto : “che bello!“.

Una delle cose che amo di più e che oggi è successa più volte è quando – senza metterci d’accordo, senza dire niente -scatta quello che ormai è diventato il nostro tormentone. Se uno dei due parlando dice per caso – o apposta, dipende dal momento – una parola a scelta tra: ‘estate, ciglia, conchiglia‘, l’altro mimando la celebre canzone di Jovanotti  parte immediatamente…

….ho del mascara tra le ciglia…

mamma cosa c’è nella conchiglia?

il mare” – già ridendo –

e quanto dura?

un battito di ciglia…

Una cazzata intergalattica lo so. Ma  è come se in quello scambio di battute ci fosse tutta la nostra storia. Ed è così. E’ la nostra storia. E’ la nostra complicità, è il nostro conoscersi, l’essere cresciuti insieme, l’ anticiparsi, il cercare lo sguardo dell’altro per vedere se in quell’attimo è sulla stessa lunghezza d’onda.

Spesso siamo in mari diversi. Diversi emisferi. Credo sia normale, fa parte del gioco. Ma a volte come per magia ci ritroviamo sulla stessa spiaggia e allora non voglio perdere tempo, giochiamo ancora un pò…prima che tu te ne vada.

Mamma?

si?

lo dico solo perchè siamo a casa e … non lo rifarei mai più ma … (………) carino!

Gioia infinita.

 

9 pensieri riguardo “You&me.

  1. Diamine quanto ti somiglia, è proprio un bel ragazzo, calamitato dalla tecnologia come quasi tutti i ragazzi della generazione direi…
    Come potremmo fare senza ricordi? Forse anche per te il miele sul balcone era la normalità e sei andata a recuperare quella dolcezza solo adesso per coccolarti con i momenti spensierato passati….
    Io credo che anche per lui sarà lo stesso, è una età strana e difficile dove ammettere di essere d’accordo con la mamma è una sorta di bestemmia galattica, ma vedrai che tutto ciò che avete vissuto non se ne andrà mai dal suo cuore, anche se non lo ammette 😉

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