Ciao,
stasera voglio condividere con voi una cosa forse piccola ma che mi ha colpita….
Sono andata a cena dai miei genitori. Avevo la gioia nel cuore perchè sono felice di averli a pochi passi da noi dopo tanti anni in cui siamo stati lontani. Hanno traslocato meno di un mese fa.
E ce l’avevo perchè Ale è da loro in questi giorni che per me non sono di vacanza e mi mancava già.
Arriva pettinato come Justin Bieber e scambiamo quattro battute tra il sarcastico e il serio, come al solito del resto.
Mentre siamo a tavola e le chiacchiere si mescolano al tintinnio delle posate Ale mi dice: “dovresti provare a prendere (nome dell’integratore): nella pubblicità fanno proprio vedere l’energia che si ricarica mamma!“.
E trattengo la commozione.
Perché in questa frase c’è tutto. Tutto quello che sa sulla malattia, quello che vede, la sofferenza – la mia e anche la sua -, forse anche la paura per me, per il futuro…per quello che non sa e che purtroppo non so nemmeno io. E allora gli dico: “è passata amore, va molto meglio sono stati solo tre giorni difficili, comunque lo prenderò, domani lo prenderò prometto“.
Quando me ne sto andando mi corre incontro: non c’è più l’adolescente sbruffone ma di nuovo la mia nocciolina che mi dice di andare piano e che mi vuole bene come il mondo.
E il mondo è qui.